giovedì 24 aprile 2014

Il corredo di Elisabetta

- N.B.: le foto mostrano alcuni degli oggetti appartenuti ad Elisabetta conservati al Sisi Museum o messi in vendita, in anni diversi, dalla casa d'aste Dorotheum di Vienna e quindi non sono quelli del corredo dell'imperatrice. 

Di notevole interesse è il corredo della futura imperatrice d'Austria. La lista delle cose che Sissi portò con se nella sua nuova abitazione esiste ancora e ci rivela che la duchessina bavarese non era di certo un "buon partito", soprattutto per la modesta famiglia di provenienza: non grandi duchi appartenenti all'alta nobiltà bavarese, ma duchi appartenenti ad un ramo cadetto. Il corredo di una futura sposa doveva essere qualcosa di irreprensibile e doveva essere un vanto sia per la sposa, che per la famiglia di appartenenza. Bisogna quindi considerare che molte delle dame del tempo amavano fare acquisti e spender capitali ingenti per la composizione di un intero corredo. Le famiglie più ricche, ma anche quelle della media borghesia, amavano spendere per ogni sorta di abiti, guanti, biancherie... Molte famiglie arrivavano persino ad indebitarsi con i fornitori e con i negozianti, specialmente nel caso dei negozi di stoffe dov'erano realizzati e confezioni tutti gli abiti. Nel caso del XIX secolo ad esempio,  lo sposo non doveva sostenere spese per l'abbigliamento della moglie per tutto il primo anno di matrimonio e quindi la famiglia di lei forniva gli abiti, biancheria e tanti altri accessori che sarebbero stati necessari. 



"La dote" 
Vasili Pukirev
(1873) 

L'intero corredo di Elisabetta occupava "solo" 25 valigie (delle quali 16 grandi e 9 piccole) e fu spedito a Vienna un mese prima dell'arrivo di Sissi. A differenza della tradizione però, molti fra gli oggetti appartenenti al corredo erano un regalo dell'imperatore e dell'arciduchessa Sofia. 
Il guardaroba era stato valutato come qualcosa intorno ai 50.000 fiorini e rappresentava un valore assai notevole. In questo caso però l'abito che valeva di più era stato donato dall'imperatore alla sua futura sposa e comprendeva un mantello di velluto blu e un manicotto di zibellino. Per quel che riguarda gli abiti erano presenti 17 abiti di gala (ovvero abiti da festa con strascico, tra cui anche l'abito da sposa), 4 abiti da ballo (due bianchi, uno rosa e uno azzurro con rose bianche),14 abiti accollati in seta,19 abiti leggeri d'estate (nei colori rosa, viola, grano, nontiscordardimé con guarnizioni di rose, violette, spighe di grano e paglia secondo la moda del tempo), 6 vesti da camera, 6 soprabiti, 8 mantiglie, 5 cappe di velluto o panno pesante,

Gli abiti erano ovviamente muniti di accessori intonati come dodici acconciature di piume, foglie di rosa, fiori di melo, pizzi, nastri e perle, ma anche di guarnizioni e corone di fiori che le signore portavano in mano come ornamento per mettere in risalto l'abito. 
Del corredo facevano anche parte 16 cappelli (tra cui un cappello da giardino e una ghirlanda di fiori che "innamorò" Francesco Giuseppe a Bad Ischl), 24 sciarpe e ben 20 dozzine di guanti di ogni colore e foggia. 

Non mancavano certamente le scarpe il cui numero era abbastanza notevole e che in tutto erano ben 113 paia di ogni tessuto e foggia: si andava dalla seta al panno comune. Pare che quando arrivò a Vienna il suo corredo di scarpe fu considerato molto carente, tant'è che si provvedette immediatamente ad acquistarne delle altre (per una cifra di 700 fiorini)! Tra le scarpe si trovavano anche 6 paia di stivaletti e 3 paia di calosce.
Vi starete domandando cosa se ne facevano di tutte queste scarpe... Ebbene l'imperatrice d'Austria non poteva portare lo stesso paio di scarpe per più di una volta e quindi, quando si utilizzavano per una serata, il giorno dopo venivano regalate specialmente alle dame di corte. Quest'usanza non piacque ad Elisabetta, che in seguito la fece abolire.



La biancheria, elencata con massima precisione, comprendeva 12 dozzine (circa 144 capi) di camicie fra le quali una dozzina di batista, ornate con preziosi pizzi di valeciennes, 14 dozzine di paia di calze (da quelle di seta finissima, a quelle normali di lino, a quelle invernali di lana o quelli semplici di cotone), 10 liseuse di mussuola e seta, 12 cuffiette ricamate, 3 cuffiette di mussola da négligé con ricami, 6 dozzine di sottovesti (piqué, seta e flanella), 5 dozzine di mutande (del tipo pantalettes, ovvero quei mutandoni lunghi fino al ginocchio fatti in pizzo e seta), 24 accappatoi da pettinatura e 3 camicie da bagno.


L'argenteria facente parte di un corredo di nozze era l'orgoglio di qualsiasi buona famiglia del tempo, ma l'argenteria del corredo di Sissi era davvero misera ed aveva un valore di "soli" 700 fiorini.

Fra gli altri oggetti del corredo facevano parte anche 2 ventagli, due ombrelli, 3 parasole grandi e 3 piccoli, pettini di tartaruga, spazzole per abiti e spazzole per capelli, spazzolini da denti, calzatori e una scatola di cartone piena di spille, forcine, nastri e bottoni. 

Insomma... Fortuna che era un corredo modesto!!


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