venerdì 20 aprile 2018

Francesco Salvatore d'Asburgo-Lorena, genero di Sissi


Ricordiamo oggi la morte di Francesco Salvatore, marito della figlia di Sissi, morto a Vienna il 20 aprile del 1939.



Nato ad Altmünster il 21 agosto 1866, era il secondo figlio maschio dell'arciduca Carlo Salvatore d'Asburgo-Toscana, uno degli ultimi figli del granduca Leopoldo II, ultimo sovrano degli Asburgo-Lorena regnante nel Granducato di Toscana e spodestato dai moti del 1859. Sua madre era la principessa Maria Immacolata di Borbone-Due Sicilie, figlia di Ferdinando II delle Due Sicilie, della sua seconda moglie, Maria Teresa.
Francesco Salvatore ebbe un'educazione di tipo militare, studiando all'Accademia Militare di Wiener Neustadt e uscendone alfiere di un reggimento di ulani; promosso, a causa delle sue origini reali, tenente e poi capitano, ebbe notevoli incarichi d'amministrazione al Ministero della Guerra di Vienna, dedicandosi per molto tempo interamente alle pratiche militari.

Fu nel 1886 che, probabilmente in occasione di un ballo, Francesco Salvatore conobbe la diciottenne Maria Valeria, figlia minore dell’imperatore e dell’imperatrice d’Austria. Certo ella s’innamorò subitamente di quel giovane alto, magro, così affascinante con i baffetti a manubrio à la mode, nel quale riconosceva il carattere semplice e fedele al dovere simile a quello del buon padre.
Nell'estate di quell'anno, Sissi si prodigò per far incontrare più spesso i due giovani in modo da farli conoscere a fondo (Offensee  - dove la famiglia imperiale aveva un casino di caccia ancora oggi esistente; Traunkirchen e il suo romantico lago, Schafberg… fecero da sfondo a quell'idillio nascente), perché da buona madre temeva che il futuro marito della figlia s’innamorasse non della persona, ma della figlia dell’imperatore d’Austria. 



Alcune immagini dei luoghi dove i due giovani s'innamorarono:

 



Lui rimase inizialmente sulle sue per quanto anch’egli si fosse innamorato della giovane arciduchessa, “tuttavia vuole parlare solo quando sarà diventato un uomo e avrà raggiunto dei traguardi”… sì perché, già di suo appartenente ad un ramo cadetto, per orgoglio, non si sentiva di sposare la figlia dell’imperatore senza almeno guadagnare un titolo militare.
E così, dopo quell’idillio estivo, Maria Valeria riempì le pagine del suo diario di rimandi a Francesco, ricordi dell’estate e speranze per il futuro; tutto questo ovviamente con una buona dose di complessi mentali, sì perché con una mamma così morbosamente legata a quella figlia “prediletta”, non riusciva a pensare di abbandonarla sposandosi con Francesco Salvatore (“spesso mi sento così ingrata…”). Anni di dubbi, anni di pensieri e ripensamenti, dichiarazioni d’amore, regali dolci e preziosi per una coppia innamorata (una fotografia di Valeria autografata), confessioni con la madre spirituale, incontri e sguardi fugaci pieni d'amore: un misto tra Romeo e Giulietta du 19ème siècle, ma assai più complessati!



A questo s’aggiunga pure che Rodolfo non reputava Francesco Salvatore un buon partito, un uomo adeguato alla figlia d'un imperatore. Da qui altri dubbi, altri tormenti interiori ed esistenziali, che il povero Francesco Salvatore non sapeva più che fine dover fare (no è l’allodola, no è l’usignolo… e andavano avanti così co’ ‘sto trip che in questo periodo il diario di Valeria è uno strazio!).
Alla fine del 1888 il giovane ritenta a chiedere la mano di Valeria, ma questa nuovamente non è certa dei suoi sentimenti, né di quelli di Francesco che comunque le rivolse molte attenzioni e molte premure – “crescente fiducia di fronte a prove di carattere nobile”. A Corte le malelingue, compresa quella dello zio di lei, Ludovico Vittorio, mossero accuse al giovane, ma l’imperatore non ne tenne conto, anzi le disse che era anche ora che si decidesse perché per lui non v’erano problemi… se mai i problemi erano di Elisabetta! 






Francesco Salvatore, a destra, ritratto in divisa da tenente colonnello
insieme ai fratelli - da destra a sinistra - Alberto Salvatore e Leopoldo Salvatore.
Dietro, sempre da sinistra a destra, Maria Valeria e le sue cognate, Maria Teresa e Bianca di Spagna.

Ad ogni modo, finalmente il fidanzamento venne annunciato la vigilia di Natale del 1888; l’imperatore non ne fu contentissimo, ma non pose neppure ostacoli e dette il suo consenso. Gioia e letizia furono però sopite dal suicidio di Rodolfo. Francesco Salvatore, che ovviamente si trovava a Vienna, rimase sempre al fianco della giovane fidanzata, affranta per la morte del fratello che le aveva anche indirizzato una lettera: "La mamma mi consegnò una lettera di Rodolfo [...] in cui parla della necessità di ciò che ha fatto, senza indicarne una ragione, consiglia a Francesco e me di emigrare dopo la morte di papà, perchè in Austria la situazione diverrà molto scomoda."
Come sappiamo, da quel giorno Elisabetta non si riprese mai più e al fianco dell’imperatore rimase la fedele buona amica Katharina Schratt. Nel diario di Valeria, questa figura viene descritta in maniera a volte positiva, ma a volte assai negativa osservando con scarso favore la presenza dell’attrice nelle stanze private della coppia imperiale – quest’ultimo atteggiamento è motivato soprattutto dal fatto che Francesco Salvatore era un tipo un po’ bigotto, esattamente come Valeria.



Il loro matrimonio infine ebbe FINALMENTE luogo il 31 luglio 1890 nella chiesa di Bad Ischl. Elisabetta completamente disperata e commossa, così come l’imperatore. 

Il loro lungo viaggio di nozze, dal 7 agosto ad inizio settembre 1890 , toccò località molto belle e di gran moda per il tempo. Sempre a bordo di una carrozza trainata da 4 cavalli, gli sposini toccarono:f

Merano
alloggiarono all'Hotel Erzherzog Johann in Piazza della Rena
visibile nella foto qui sotto a destra nella sua veste attuale



Trafoi

Alloggiarono all'Hotel Post o all'Hotel Schöne Aussicht (Bella Vista)
unici esistenti al tempo.






Alla messa a Trafoi, l'indomani del pernottamento, nella chiesa del paese (Chiesa della Visitazione) furono suonate arie da "Il Trovatore" di Verdi all'organo!



Bormio


La coppia di sposini alloggiò ai Bagni Nuovi di Bormio, ancora oggi esistenti.


Hotel website: www.qcterme.com/it/bormio/qc-terme-bagni-nuovi


Sondrio



Bellagio



Lugano



Andermatt
alloggiarono presso l'Hotel St. Gotthard, ai piedi del Passo del San Gottardo




Hotel website: www.hotel-gotthard.ch




Interlaken
Alloggiarono al Grand Hotel Victoria, ancora oggi esistente.




Vi rimasero per un'intera settimana, prima di ritornare in Baviera passando per Lucerna e alloggiando all'Hotel National.


Hotel website: www.grandhotel-national.com/en


Dopodiché, tornando in patria, la coppia arciducale s’insediò infine nel castello Lichtenegg. 
La coppia ebbe 10 figli.


La loro unione fu almeno inizialmente molto felice e armoniosa, per quanto Maria Valeria fosse, comprensibilmente, preda di dubbi e inquietudini poiché a poco a poco il suo affetto per Francesco Salvatore, descritto come silenzioso per quanto affettuoso, svanì nel tempo: “Ho sempre rinunciato a cercare l’ideale nel marito e se spesso non sono dolce e paziente come dovrei, so però che gli voglio molto, molto bene e non lo cambierei con nessuno” – “Oh Dio! Sono così lontana dall’ideale della femme forte, dell’autentica donna cristiana!”




Divenuto tenente colonnello nel 1895, Francesco Salvatore e Maria Valeria acquistarono una nuova residenza: Wallsee, vicino Linz. Al loro quinto anniversario di matrimonio, Valeria scriverà: “Se anche il nostro amore non è quello che io sognavo sotto il velo da sposa, tuttavia è molto tenace, molto autentico, cementato da quella fiducia che non si vergognerebbe mai di lasciar leggere anche i pensieri più intimi.”
Nonostante questa solida certezza, Francesco Salvatore ebbe poi numerose relazioni amorose e sessuali, tra le quali la principessa Stephanie von Hohenlohe dalla quale ebbe addirittura un figlio illegittimo! Povera Valeria...




Durante la prima guerra mondiale Francesco Salvatore fu promosso tenente generale e guidò alcune delle operazioni militari contro i Russi in Romania e Galizia; dieci anni dopo la morte di Maria Valeria, morta nel 1924, l'arciduca sposò la baronessa Melanie von Risenfels, dalla quale non ebbe figli. L'arciduca fu ricordato come un abile stratega militare e un valoroso soldato, anche se gran poco costante nelle sue amicizie in politica e in diplomazia e nei suoi amori, nonostante si fosse dimostrato talvolta un buon politico di tendenze filo-liberali e un buon consorte.


Alcune fotografia di Francesco Salvatore







Maria Valeria con Francesco Salvatore e l'imperatore Francesco Giuseppe 

Pranzo en famille all'Hofburg di Vienna:
Francesco Salvatore è l'uomo in fondo a sinistra vicino all'imperatrice
L'imperatore e Francesco Salvatore



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