martedì 14 ottobre 2014

Primi giorni alla corte imperiale

Riprendo con il raccontare le vicende di Elisabetta facendo riferimento ai primi mesi trascorsi alla corte di Vienna. Come tutti ben saprete non fu facile per Sissi inserirsi in una corte fatta da obblighi e doveri. L'imperatrice non poteva avere un momento solo per lei, per poter sfuggire agli occhi indiscreti della gente e della stessa corte composta da una gran quantità di personale. Immaginate ora una ragazza 'selvatica', abituata a fare tutto di testa propria senza render conto a nessuno, catapultata
in un emisfero non suo, dove tutto ciò che la circondava non le apparteneva affatto, privata della libertà e del proprio libero arbitrio. La corte era tutta una regola, con molte tradizioni da rispettare! Il giorno successivo al matrimonio, ad esempio, Elisabetta fu obbligata a scendere a colazione con la famiglia imperiale al gran completo... Una situazione del genere, dopo aver passato la prima notte di nozze insieme al marito, avrebbe imbarazzo chiunque, figurarsi la povera Elisabetta! Occhi curiosi, sguardi indagatori... tutti sulla nuova imperatrice! Dov'era quel romanticismo che Sissi tanto cercava in suo marito? Francesco Giuseppe, ahimè, era abituato a rispettare le regole della corte e probabilmente mancò di molta sensibilità e di tatto nei confronti della sposa, obbligandola effettivamente a scendere a tavola. Elisabetta confiderà in seguito alla sua dama di compagnia: "L'imperatore era talmente abituato ad obbedire alla madre, che cedette anche su questo punto. Per me invece è stata un'esperienza orribile. Per farlo contento sono andata anche io."
Guai a non rispettare le tradizioni alle quali suocera Sofia teneva moltissimo. Di fatto FG era succube della volontà della madre: lo era stato da bambino, da adolescente e da adulto non mancò mai di chiederle consiglio. Atteggiamento questo assai discutibile e non ci si stupisca dunque se Elisabetta perdette ben presto la pazienza! 
In questo la trilogia con Schneider non sbaglia, anche se il tutto viene certamente romanzato ed ovviamente esagerato. 
Ma analizziamo quale dettaglio interessante:



Prima notte di nozze


A corte nulla era segreto! A corte tutti sapevano tutto! Figuriamoci quindi quanto interesse possa aver destato il matrimonio dell'imperatore. La dinastia doveva proseguire ed una sposa bella e giovane come Elisabetta avrebbe certo portato lustro e splendore in una corte polverosa come quella degli Asburgo. La notte di nozze era il momento clou di un'unione e tutti fremevano nell'attesa che l'atto fosse compiuto. La madre dell'imperatore accompagnò il figlio nelle stanze della moglie, dove questa era stata a lungo a parlare con la madre dopo la toletta. 
In questo caso, oltre alle madri dei giovani erano presenti anche dame di corte e dignitari che, ovviamente, rimanevano fuori delle stanze private ma che però c'erano! Immaginatevi l'imbarazzo di una ragazzina sedicenne, inesperta e non preparata all'atto sessuale, il vedersi questa scena penosa dopo una lunga e faticosa giornata... Immaginatevi un imperatore focoso, già pratico della faccenda, istruito da contesse igieniche che avevano il compito di insegnare ad amare al giovane Franzl. Situazione non del tutto facile, certamente, tant'è che l'atto fu compiuto solo la terza notte di nozze. Tutti ne erano informati e in questo caso camerieri e valletti erano punti di riferimento sicuri e affidabili. Tutta la corte sapeva questa cosa! 
L'indomani ci fu la colazione sopraccennata. 

Il Morgengabe

Letteralmente "dono del mattino", era il regalo che il marito faceva alla propria moglie il giorno immediatamente dopo la prima notte di nozze. Tradizione proveniente dai longobardi, era in uso in molte corti europee. Anche nella corte di Vienna era in uso e Sissi lo ricevette tradizionalmente il giorno dopo del matrimonio ed era una sorta di dote che il marito costituiva a favore della moglie. Per l'entità dei beni che comprendeva, aveva la funzione di assicurare, non soltanto il mantenimento della moglie durante il periodo della - eventuale - vedovanza, ma anche lo stesso mantenimento dei figli.

Cerimonie, cerimonie e ancora cerimonie... 

Dopo il matrimonio ci furono moltissime altre cerimonie con un Gran Ballo di corte, una festa al Prater dove Sissi potè assistere divertita ad una esibizione del Circo Renz. La stessa arciduchessa Sofia, dopo quattro giorni di cerimonie, era molto esausta e anche Elisabetta non fu da meno. L'imperatore se ne accorse, sicchè per il quinto giorno cancellò tutti gli eventi in programma ed uscì in carrozza da solo con sua moglie. Mai un secondo però furono mai da soli e ciò ferì molto la giovane imperatrice. Unico conforto di quei giorni furono i fratelli che rimasero a Vienna ancora per qualche tempo. 

Luna di miele

Dopo un tot di festeggiamenti il cerimoniale "obbligava" la giovane coppia di sposi ad andare in luna di miele nella vicina proprietà di Laxenburg... Degna conclusione di tante fatiche! 
Da non confondere con l'adiacente parco con il laghetto e il castelletto medievale, la coppia imperiale soggiornò presso il castelletto barocco di Blauer Hof.


Qui Elisabetta visse dei giorni di pieno sconforto. Lasciata sola dai fratelli che erano ritornati in Baviera, l'imperatrice visse in questo castello quasi da sola. Il marito partiva prestissimo per tornare a Vienna a sbrigare i suoi doveri di sovrano, e la moglie rimaneva lì ad aspettarlo. Unica sua compagnia era l'arciduchessa Sofia che andava e veniva quotidianamente da Vienna a Laxenburg, e l'intero entourage composto da uomini e donne a lei sconosciuti. Che luna di miele romantica!!
Per non parlare della sua residenza che all'epoca era piena di spifferi, correnti d'aria gelida e male illuminata. Sissi odiò questa residenza e l'unico suo sfogo erano le lunghe cavalcate nel parco o le poesie scritte nel suo diario poetico. Un esempio è una poesia scritta in quei giorni che prende il nome di "Sehnsucht" cioè "nostalgia". In queste ricorre il tema della farfalla imprigionata, dell'uccellino in gabbia che corre verso nuove lande sconosciute dove trova solo l'infelicità e la privazione della libertà. Come darle torto? Per quanto fosse innamorata queste situazioni avrebbero logorato chiunque!


1 commento:

  1. Pare che Elisabetta fosse un po' freddina dal punto di vista erotico. O forse non fu adeguatamente "accompagnata" all'eros dl marito. Erano temperamenti troppo diversi: lei donna Capricorno, lui del segno del Leone, come il figlio Rodolfo.
    Mi auguro per lei che abbia potuto conoscere l'amore con quel conte ungherese, o col cugino Ludwig. Altrimenti il suo sguardo sempre triste e severo si spiegherebbe con la mancanza di amore.

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