In merito a questo dettaglio ci viene incontro il sito tedesco dedicato agli Asburgo: http://www.habsburger.net
Particolare di una foto dell'albero di Natale alla Hofburg di Vienna, consegnato al Presidente federale Heinz Fischer.
Come già accennato in precedenza, il 24 dicembre era anche il compleanno di Sissi, sicché l'atmosfera fu abbastanza lieta per i primi anni di matrimonio. Alle riunioni di famiglia del Natale partecipavano spesso principi, arciduchi, nonché molti componenti della famiglia imperiale. Presenziava questi momenti di intimità familiare anche la famosa arciduchessa Sofia, della quale parlerò certamente più avanti. Altrimenti, in altre occasioni, spesso si ritrovavano solamente Sissi, Franz ed i figli.
In occasione del Santo Natale, la sera del 24 era organizzata un'abbondante cena che si teneva intorno alle 18 e 30 e si pregava per la nascita del Bambino Gesù, riuniti nella cappella privata della Hofburg. Era raro (se non impossibile) che Sissi e Franz attendessero la nascita del Salvatore fino alla mezzanotte, come spesso capita oggi.
Partecipavano altresì alla messa del giorno di Natale che era celebrata nella Augustinerkirche (la chiesa della Hofburg) o in alcune occasioni nel Duomo di Santo Stefano di Vienna (Stephasdom), dove la famiglia imperiale si riuniva in pompa magna, raggiungendo quei luoghi con carrozze e cavalli. Il pranzo si teneva in una delle stanze di rappresentanza, mentre i servitori correvano da ogni parte del castello! Un pranzo che aveva un carattere strettamente privato e al quale non partecipavano molte persone.
Le sale della Hofburg in queste occasioni erano decorate con magnificenza e, al centro degli appartamenti imperiali, troneggiava un imponente albero di Natale (spesso allestito direttamente dalla famiglia imperiale, oppure dalla servitù), sotto al quale trovavano posto numerosi doni per tutti i componenti della famiglia. Elisabetta era molto espansiva in fatto di regali ed amava porgere doni sia al marito, ma anche alle proprie dame di compagnia. Si può dire che non badava a spese tutto il resto dell'anno, il Natale non era certo da meno: amava fare regali ai propri figli, ma anche ai nipoti e ai propri parenti a Monaco di Baviera.
Albero di Natale al Castello di Windsor (ca. 1850)
I servitori di Franz dovevano gestire con grande tatto diplomatico il coordinamento delle richieste da parte della famiglia per i regali adatti al capo della famiglia. I desideri dell'imperatore erano sorprendentemente modesti, ad esempio voleva barattoli per la conservazione di fette biscottate e biscotti per il suo studio.
L'estrema parsimonia di Franz Joseph estesa anche al suo staff. Per lungo tempo i suoi servitori personali non ricevettero alcun regalo a Natale. Quando la 'buona amica' dell'imperatore ormai anziano, Katharina Schratt, sentì parlare di questa situazione convinse Francesco Giuseppe a garantire che in futuro anche al suo staff fossero dati dei regali per Natale.
Il Natale all'interno della famiglia imperiale, con il passare degli anni, non fu poi molto roseo. Basti pensare alle repentine fughe di Sissi dalla Corte di Vienna, oppure alle celebrazioni di questa festività dopo la morte dell'erede al trono Rodolfo. Dopo questo lutto sconvolgente, Elisabetta non si riprese mai più completamente ed iniziò ad odiare il giorno del suo compleanno (che le ricordava il passare del tempo) e di conseguenza il Natale. Salvo in occasione dell'anniversario di matrimonio della figlia, durante il quale si vestì di un colore grigio chiaro, Sissi continuò a vestire per sempre di nero. Il Natale le era penoso e ovunque fosse non voleva le fossero fatti auguri o porti dei doni. Nessun albero di Natale doveva esser fatto, nessun addobbo, nessuna luce.
La figlia più giovane della coppia imperiale, Marie Valerie, lamentava nei suoi diari del clima di tensione di ogni anno quando la famiglia imperiale era riunita intorno all'albero di Natale, circondata da dignitari di corte e servitori, troppo imbarazzata per fare qualcosa di diverso mentre la conversazione era assai ampollosa ed impacciata. Solo dopo il matrimonio, lontano dal cerimoniale solenne della Corte di Vienna, Marie Valerie finalmente assaporò il gusto della vera vita in famiglia. Piena di entusiasmo scrisse, descrivendo il suo primo Natale dopo il suo matrimonio con l'arciduca Francesco Salvatore:
"[...] Avevamo già addobbato l'albero i giorni scorsi. Ora è stato spinto al centro dello studio di Francesco, sopra di esso è stato appeso un angelo al soffitto e davanti al basamento ricoperto di muschio, abbiamo posato il presepe che mamma ci aveva mandato insieme a tutti gli addobbi natalizi! A sinistra tre tavoli [...] carichi di regali della mamma per noi. Dal tempo della mia infanzia, mai un albero di Natale mi è sembrato così bello, e mi ha irradiato nel cuore una così autentica gioia cristiana... La serena convivialità (con la servitù) ha fatto della vigilia di Natale una serata così felice, come mai avevo provato! Che contrasto con lo scambio di regali a Hofburg, dove tutto era così inamidato e penoso!"
"[...] Avevamo già addobbato l'albero i giorni scorsi. Ora è stato spinto al centro dello studio di Francesco, sopra di esso è stato appeso un angelo al soffitto e davanti al basamento ricoperto di muschio, abbiamo posato il presepe che mamma ci aveva mandato insieme a tutti gli addobbi natalizi! A sinistra tre tavoli [...] carichi di regali della mamma per noi. Dal tempo della mia infanzia, mai un albero di Natale mi è sembrato così bello, e mi ha irradiato nel cuore una così autentica gioia cristiana... La serena convivialità (con la servitù) ha fatto della vigilia di Natale una serata così felice, come mai avevo provato! Che contrasto con lo scambio di regali a Hofburg, dove tutto era così inamidato e penoso!"
Un albero di Natale all'Albertina.
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