domenica 14 giugno 2020

La fattoria dell'imperatrice Sissi a Schönbrunn

Non tutti sanno che Sissi aveva una propria fattoria nel parco del castello di Schönbrunn.


La sua origine ha radici molto più antiche di quel che si pensa poiché già tra il 1742 il 1755 l'imperatrice Maria Teresa acquisì varie proprietà a sud della Gloriette, verso Hetzendorf, con l'intento di ampliare il parco del castello e qui costruire parterre ed edifici vari secondo lo stile del tempo. Nella zona, un tempo Fasangartens (una fagianaia) dove si allevava selvaggina autoctona ma anche gallinacei esotici, fra cui pavoni e tacchini, vi era già un unico edifico che può essere descritto come una prima fase di costruzione per il successivo caseificio di Sua Maestà. 
I documenti di ricostruzione (progettati dal 1878) mostrano che questo edificio fu costruito come capanno da caccia, o Jägerhaus costruito in stile tirolese poiché inserito in quell'ala del giardino che all'inizio del XIX secolo era divenuta il Tirolergarten, il giardino tirolese. Come si può vedere dai documenti dello zoo di Schönbrunn (allora Menagerie), il locatario dell'edificio era un dipendente della Corte e si occupava anche delle voliere con uccelli rari nello zoo del castello.
La Jägerhaus era una destinazione assai popolare tra i viennesi fino al 1890 circa. Al locatario era anche permesso di gestire una taverna dove venivano offerti dei rinfreschi agli escursionisti. 
Nel 1895 l'architetto ungherese Viktor Edler von Weymann fu incaricato di progettare un'aggiunta alla Jägerhaus per costruire una stalla per le mucche dell'imperatrice Elisabetta.
Nel giro di un anno fu costruito un edificio ben progettato per 12 mucche e un toro divenendo a tutti gli effetti Kammermeierei, la fattoria privata di Sua Maestà.
La stalla non aveva seminterrato, consisteva in un piano terra in muratura ed un fienile a graticcio con tetto spiovente. C'erano i canali per far bere gli animali e la barra di alimentazione che veniva riempita tramite uno scivolo di scarico che scendeva dal fienile. Erano ovviamente presenti anche i canali di scolo per le deiezioni, un'area destinata a fossa per la raccolta del letame per ricavarne fertilizzante naturale.



Una fattoria moderna di tutto rispetto, le cui pareti erano addirittura piastrellate. Una parte era destinata ad appartamento per le guardie, nel giardino vi era un piccolo gazebo di legno con sedute e tavolo ad uso della sovrana, mentre la vicina Jägerhaus divenne soggiorno dell'imperatrice alla fattoria, una parte destinata alla lavorazione del latte. Qui aveva a disposizione un'anticamera, un bagno e una sala da pranzo, arredati con mobili di legno dipinti di rosso con motivi floreali nello stile di una casa colonica ungherese. Come degno abbinamento, Sissi fece anche realizzare un servizio di piatti e tazze con simili decorazioni floreali ungheresi.

Il salottino dell'imperatrice di fianco alla sala ungherese
Mobilio per il salotto ungherese di Sua Maestà nella fattoria. Museo del mobile di Vienna

Servizio da tè dell'imperatrice, destinato alla sua fattoria. Museo delle Argenterie dell'Hofburg di Vienna

Il mobilio è oggi conservato ed esposto all'Hofmobiliendepot di Vienna mentre le varie suppellettili sono esposte nella Silberkammer dell'Hofburg di Vienna. Furono utilizzate nel terzo episodio della trilogia con Romy Schneider e si possono vedere nella locanda ungherese dove si organizza una festa per il colonnello Böckl. Qui sotto il video al minuto corrispondente (0:47).



La gestione della Kammermeierei era affidata a Ida Ferenczy. Nel giugno 1896 ospitò ben 26 capi di bestiame, tra cui tre tori e numerosi polli. 
Dalla fattoria imperial-regia provenivano quotidianamente prodotti freschi come latte, burro, panna montata e uova. Naturalmente non riforniva solo gli appartamenti di Sissi ma anche quelli di Francesco Giuseppe e altri membri della famiglia imperiale. Pertanto, il caseificio funzionò ben oltre la morte dell'imperatrice nel 1898. Anche Katharina Schratt, l'amica dell'imperatore che viveva praticamente al di là della recinzione del castello, veniva rifornita di prodotti a base di latte fresco.
Pure le pasticcerie della Corte ricevevano prodotti freschi dalla fattoria di Sua Maestà tanto che, al fine di offrire una qualità particolarmente buona per i loro prodotti, il pasticcere poteva scegliere la mucca da cui voleva latte o panna.

Cameriera dell'imperatrice addetta ai prodotti lattiero-caseari
La grande preferenza di Sissi per tutti i prodotti lattiero-caseari e gli alimenti biologici era nota. Attribuiva grande importanza alla sua dieta, soprattutto per mantenere la sua figura snella nella vecchiaia. Con un'altezza di 172 cm - notevole per una donna dell'epoca - mantenne il suo peso anche dopo quattro gravidanze e raramente pesò più di 47-48 kg con girovita di massimo 55 cm. 
Il latte fresco e i prodotti lattiero-caseari costituivano una parte importante della sua dieta: per assicurarsi che il latte fresco le fosse disponibile ogni giorno, venivano allevate mucche speciali di razze diverse per le esigenze dell'imperatrice. Per assaggiare le mucche che davano il latte migliore, Elisabetta selezionò gli animali e li fece portare a Vienna: Inntaler, Pinzgauer, Montafon, francesi, ungheresi, addirittura da Merano e persino bestiame greco da Corfù. Durante la maggior parte dei suoi viaggi per mare e per terra, Elisabetta aveva soprattutto capre e pecore con sé. 
Dopo la morte di Sissi, l'attività proseguì sotto le direttive di Ida von Ferenczy fino al 1916. Dopo il 1916, la Kammermeierei fu rilevata fra i fondi privati degli Asburgo (nello specifico era fra i beni dell'Imperatrice Zita) e trasferita alla proprietà statale della repubblica alla fine della monarchia nel 1918.
Negli anni '50 l'industria lattiero-casearia s'interruppe per motivi economici. Vi si aprì una Scuola di orticoltura a partire dagli anni '50 ed in seguito vi trovarono posto l'Istituto federale di insegnamento e ricerca orticola e l'Istituto federale di ricerca forestale.
Negli anni 1970-1973 ebbe luogo il primo rinnovamento della Kammemeierei, specialmente nell'area dell'ex Jägerhaus e una conversione della stalla per la scuola di giardinaggio. Nel 2003 la direzione del castello di Schönbrunn commissionò allo studio di architettura Melicher un rinnovamento generale degli edifici. 


- fotografie antiche da un giornale ungherese del 1898


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