Sofia contattò la sorella Ludovica per predisporre la conoscenza del figlio Francesco Giuseppe con la sua futura sposa, Elena, cugina di primo grado, detta Nenè. Le inviò una lettera approssimativamente intorno alla primavera del 1853 dicendole che "con tutta probabilità ci sarà anche l'imperatore". Era questa una manovra per rendere ufficiale il fidanzamento di Franz con la sua futura moglie, realizzando un coup de theatre durante le celebrazioni del 23° compleanno dell'imperatore (il 18 agosto).
Elena era una ragazza di 18 anni, non bellissima, ma molto raffinata e colta, amava il focolare domestico, era estremamente pia e religiosa, e non aveva alcun grillo per la testa. Era dunque la moglie ideale per un imperatore! Venne dunque tirata su in base al ruolo che avrebbe dovuto ricoprire: le si insegnarono le lingue, le buone maniere e i balli.
L'appuntamento fu concordato per il 16 agosto nella residenza estiva della famiglia imperiale: Bad Ischl, cittadina situata nelle vicinanze di Salisburgo, fra incantevoli paesaggi montani. Questo borgo termale, molto noto in Austria per le acque minerali utilizzate per le cure idroterapiche, era stata scelta dall'arciduchessa Sofia come luogo per le vacanza da trascorrere in famiglia fin dal 1827, effettuando numerose cure balneari cercando di trovar soluzione alla sua (temporanea) infertilità giacché dal 1824 che era sposata, ancora doveva mettere al mondo un figlio... certamente per l'incapacità del marito che non era propriamente prestante.
Le acque della zona e del centro termale austriaco, ebbero il loro effetto benefico giacché Sofia riuscì in seguito a mettere al mondo 5 figli, una piccina morta precocemente all'età di 5 anni.
Per tale ragione i tre principi imperiali, Francesco Giuseppe, Massimiliano e Carlo Ludovico, vennero soprannominati in seguito Principi del Sale per queste nascite "miracolose", ma anche per le loro vacanze spensierate passate nella zona nota per l'estrazione del sale. La preferenza accordata dalla famiglia imperiale trasformò ben presto la cittadina in un luogo di grande richiamo per tutta l'aristocrazia.
La loro residenza era sempre presso la
casa del sindaco Seeauer, divenuta in seguito
Hotel Austria e successivamente
Museo della Storia di Bad Ischl (
Museum der Stadt Bad Ischl, sotto nella foto).
Inizialmente la comitiva doveva esser composta principalmente da Ludovica e la figlia Nenè, ma il destino volle che la morte di una zia, nonché l'amore infranto di Sissi per un giovane scudiero morto precocemente, fecero sì che la duchessa decidesse di portare con loro anche Elisabetta che all'epoca aveva 15 anni. Mai scelta si rivelò più sbagliata...
Oltretutto in quei giorni Sissi stava attraversando dei giorni di profonda malinconia, pertanto la madre sperava che la presenza dell'arciduca Carlo Ludovico potesse guarirle le ferite, distraendola un poco. Dal loro incontro a Innsbruck (1848), del resto, i due si scrissero lettere e si scambiarono piccoli doni. Il loro legame era innegabile, sicché Ludovica auspicava sinceramente che non si potesse escludere del tutto un fidanzamento col fratello minore dell'imperatore. Tuttavia, Sissi era particolarmente infastidita dal costante parlare di Carlo Ludovico da parte di sua madre e bloccava sempre di più l'argomento.
Giunsero a Bad Ischl il 15 agosto con un'ora e mezzo di ritardo, dovuto anche alla numerose soste causate all'emicrania di Ludovica, vestite a lutto e completamente impolverate dal lungo viaggio in carrozza. A peggiorare le cose, le cameriere, insieme ai loro bagagli, rimasero sorprese da un forte temporale e anche loro si videro costrette ad interrompere il viaggio; sicché quando Ludovica giunse infine a a Ischl con le sue figlie, non si vide neppure l'ombra di cameriere e bagagli. La sfortuna iniziò il suo corso.
Non ebbero nemmeno il tempo di rifocillarsi che furono immediatamente presentate all'arciduchessa Sofia presso la villa del sindaco Seeauer. Dopo questo incontro la famiglia ducale si ritirò nella propria residenza per prepararsi al meglio per l'incontro con la famiglia imperiale al gran completo.
Ludovica e le figlie furono fatte alloggiare presso l'Hotel Tallachini, oggi ribattezzato "Residenz Elisabeth", appartamenti per le vacanze, situato sulle sponde del fiume Traun, davanti al ponte Elisabeth Bruck intitolato alla futura imperatrice.
Qui sotto l'Hotel Tallachini nel 1850 ca., nel 1890 ed oggi.
Nenè venne presa sotto le ali protettive dell'arciduchessa Sofia che le assegnò addirittura la propria cameriera personale per prepararla dignitosamente al grande incontro.
Sissi invece si rassettò da sola, acconciandosi i suoi bei capelli in semplici trecce. Sofia scriverà alla sorella gemella Maria, regina di Sassonia: “Che grazia e charme aveva la piccola in tutti i suoi movimenti, tanto più che non si rendeva affatto conto di aver prodotto un'impressione così piacevole. Nonostante la tristezza [...] era adorabile nel suo abito nero molto semplice."
La sera stessa ebbe luogo l'incontro fra la Elena e l'imperatore Francesco Giuseppe. Ma la conoscenza fra i due non fu di certo spontanea... La posta in gioco era molto alta e tutti gli occhi erano puntati su di loro due! Nenè era tesa, nervosa ed impacciata mentre Francesco Giuseppe, già contrario all'idea di sposarsi non trovò molto avvenente la cugina: magra e dai lineamenti molto marcati presi dalla madre, stretta come la sorella in un abito a lutto, Elena non era certo bella come Sissi che, al contrario, era gaia e spontanea proprio perché l'attenzione non era più su di lei.
Eppure, proprio per questo freschezza, per questa gioia di vivere, catturò l'attenzione di Franz.
L'arciduca Carlo Ludovico affermò gelosamente: “Nel momento in cui l'Imperatore vide Sisi, sul suo volto apparve un'espressione di così grande compiacimento che non si poteva più dubitare su chi avrebbe scelto . "
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Le famose Sissi e Nenè della trilogia: Romy Schneider e Uta Franz |
Sissi non ne aveva idea. Era così intimorita dal rigido protocollo di questo incontro che quasi non si accorse che l'imperatore non si curava della sua futura sposa...
Francesco Giuseppe inizia quindi a cercare sempre di più la compagnia della giovane cugina, cosa che imbarazzò molto Sissi tanto da spingerla a trovare conforto in una persona amica, Carlo Ludovico, fratello dell'imperatore. Questo, già invaghito della cugina e geloso del fratello, rivelò le confidenze di Sissi alla madre, l'arciduchessa Sofia, che però minimizzò la questione dicendo "Che sciocchezza! Come se egli potesse accorgersi di quella piccola scimmia!"
Ma l'imperatore era ormai invaghito... Fu amore a prima vista! Sissi nel suo abitino nero, con i capelli spartiti nel mezzo e legati in trecce dietro al capo (secondo la moda del tempo) appariva bellissima, mentre Nenè aveva un'aria severa e composta. L'arciduchessa Sofia non mancò mai di rimproverare la sorella nell'aver fatto vestire tutte le figlie di nero!
Sissi e Nené qualche anno più tardi, intorno al 1862
Il giorno successivo, Franz entrò di soprassalto nella camera dell madre, che si era appena svegliata. La prese alla sprovvista ed esternò il suo amore per la cugina. Questa lo implorò di cambiare idea perché ormai tutto era stato deciso e Sissi era una selvaggia in confronto a Nenè. Sofia cercò di attirare l'attenzione di suo figlio su Néné, ma per quanto si sforzasse di metter Elena nella giusta luce, nulla poteva essere cambiato. La regina Elisabetta di Sassonia era estremamente soddisfatta di questo sviluppo: come madrina, era estremamente felice che Sissi avesse conquistato il cuore dell'imperatore Francesco Giuseppe.
Franz non volle sentir niente e disse che al gran ballo organizzato per il suo compleanno, avrebbe danzato la quadriglia con Sissi, rivelando a tutti la scelta della sua futura sposa. A colazione, Sofia, pur di tenere lontani i due, li fece sedere in diversi punti del tavolo, lontani. Sissi iniziò a sentirsi intimorita... circondata da tutte quelle persone sconosciute, non rendendosi conto del gran caos che aveva creato in famiglia. Mangiò appena e parlò pochissimo con le persone che le erano di fianco.
La sera del 17 agosto ebbe luogo il gran ballo per il compleanno di Francesco Giuseppe. Questo ebbe luogo presso Villa Eltz, una grande e sontuosa abitazione in stile Biedermeier dall'altra parte del fiume, che apparteneva al notaio viennese Josef August Eltz che qui si recava per le sue vacanze estive e che ospitò in diverse occasioni anche Josef Radetzky. La villa venne in seguito comprata dall'arciduchessa Sofia dal dottore Eduard Mastalier - che l'aveva acquistata dall'Eltz nel 1850 - come regalo di nozze per il figlio Franz e la nuora Sissi.
Negli anni successivi, la villa venne convertita in stile neoclassico ad opera dell'architetto italiano Antonio Legrenzi ed ampliata allungando le ali laterali che le andarono a conferire l'aspetto di una grande "E", iniziale della nuora Sissi, creando un'entrata d'onore con un cortile. Attorno alla villa venne creato anche un parco di stile inglese con costruzioni progettate da Franz Rauch come la Casa del Te o il Castello di Marmo, edifici di corollario per il tempo libero e la caccia.
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Villa Eltz all'inizio del XIX secolo |
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Plastico di Villa Eltz conservato nel Museum der Stadt di Bad Ischl |
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La Kaiservilla, già Villa Eltz, com'è oggi
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Franz insistette affinché Sissi partecipasse e gli ordini dell'imperatore dovevano esser rispettati. Sicché oltre a Ludovica ed Elena, al ballo partecipò anche una duchessina spaurita, non abituata a stare in mezzo alla gente come la sorella Nenè. Oltre a queste, alla serata furono invitate moltissime persone, esponenti dell'aristocrazia prussiana ed austriaca. Si era sperato di danzare sul prato antistante il palazzo, ma il tempo fu molto piovoso e quindi si optò per una festa al coperto.
Elena si presentò alla festa con grazioso abito di raso bianco con una corona di edera sul capo, mentre Elisabetta raggiunse la residenza con in abitino color pesca con una freccia di diamanti fra i capelli. Ma la bellezza statuaria di Nenè in quell'abito bianco, non ebbe alcun risultato!
Sofia chiese all'aiutante di campo Hugo von Weckbecker di invitare Elisabetta a ballare. Dopo il ballo, Weckbecker sussurrò a Maximilian O'Donell von Tyrconell: "Mi sembra di aver ballato con la nostra futura imperatrice."
Quando venne il famoso cotillon del film di Marishka, come ben sappiamo, Francesco Giuseppe danzò solo ed esclusivamente con Sissi, porgendole in dono dei mazzi di fiori come da usanza del tempo. A Nenè non venne donato niente. Ne ricevette solo una grandissima umiliazione.
Tutti gli occhi erano ora puntati sulla piccola Elisabetta, che ancora non sapeva cosa significasse quel gesto. Era profondamente imbarazzata per quest'attenzione generale improvvisa.
A mezzanotte il ballo finì con uno spettacolo pirotecnico e tutta Bad Ischl conobbe finalmente il nome della futura imperatrice d'Austria: Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, duchessa in Baviera.
Elisabetta si trovò spaesata per tutto questo entusiasmo rivoltole! Ma ormai il dado era tratto...
Il giorno successivo, dopo i festeggiamenti, Francesco Giuseppe chiese alla madre di parlare con la sorella Ludovica, per sapere la reazione di Elisabetta riguardante la proposta di matrimonio, facendo presente che la giovane non doveva sentirsi costretta a prendere immediatamente una decisione, poiché la sorte di esser sposata con lui non sarebbe stata facile. Ella certamente accettò. Del resto egli fu il primo a farle una dichiarazione d’amore vera e propria. Lei, appena adolescente, le uniche cose che sapeva delle relazioni con gli uomini derivavano in realtà dai libri romantici e sentimentali.
Non c’è dunque da stupirsi se Elisabetta cedette alle lusinghe del cugino che all’epoca, giovane e davvero avvenente, era considerato un bellissimo uomo, coi suoi occhi azzurri, i capelli biondi e dei bei favori curati. Quel che è certo è che la giovane corrispose sinceramente ai suoi sentimenti e, quando si conobbero, entrambi i partner dimostrarono subito di piacersi ed apprezzarsi. Di certo per Elisabetta non vi fu il tanto decantato colpo di fulmine, poiché era ancora una ragazzina schiva e timida, mentre per Francesco Giuseppe sì.
Per capire i sentimenti di Sisi al momento e per spiegare i suoi comportamenti degli anni a venire, è emblematica la sua frase: “Amo molto l’imperatore, se solo non fosse imperatore…”. Quando alla duchessa Ludovica chiesero se si fosse tenuto conto dei sentimenti di Elisabetta riguardo al suo matrimonio con Francesco Giuseppe, la sua risposta fu “All'imperatore d'Austria non si dice di no!”, o forse fu proprio Sisi a dare questa risposta. Se queste affermazioni siano vere o siano state mal interpretate dalle due madri, non è ben chiaro.
La giovane principessa mostrò l'euforia confusa di un´adolescente emotivamente ancora immatura.
Nonostante lo stupore generale Sofia annunciò che tutta la famiglia fosse felice della decisione dell`imperatore. La stessa arciduchessa, per quanto colta dal fatto compiuto, a differenza di quel che si crede, non ebbe mai sentimenti ostili verso la nuora come testimoniano le numerose lettere che ella scrisse ai vari parenti; anzi approvò fin dall’inizio la scelta del figlio.
A Ischl venne annunciato ufficialmente che l'imperatore Francesco Giuseppe si era fidanzato con la cugina Elisabetta. Dei fuochi d'artificio furono rapidamente allestiti sulla collina al di sopra della città, la
Siriuskogel, con le iniziali
FJ ed
E.
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La Siriuskogel, con la sua torretta panoramica
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Il 19 agosto la coppia si presentò insieme in albergo per fare colazione con la famiglia, con tante congratulazioni da parte dei presenti e della gente accorsa.
La famiglia si recò a piedi alla Santa Messa delle 11.00 nella Chiesa Parrocchiale di San Nicolò. Entrando l´Arciduchessa Sofia cedette il passo a Elisabetta un gesto che chiarì agli astanti chi sarebbe stata la futura Imperatrice d'Austria! Si cantò l`inno Imperiale di Josef Haydn, Gott erhalte. Alla fine della Messa Francesco Giuseppe prese la mano di Sissi e la accompagnò dal sacerdote e la presentò come sua futura sposa e chiese la benedizione.
Da lì andarono in visita ai pittoreschi centri abitati di St. Wolfgang e Hallstatt, dove fu anche consumata la cena. L'imperatore Francesco Giuseppe era traboccante di felicità, Elisabetta sempre molto timorosa. Il giovane, protesse la giovane sposa con il suo cappotto militare e le spiegò il paesaggio e le montagne al calar della sera. Per quanto romantico possa sembrare, l'intera famiglia era dietro di loro.
Una targa ricorda la visita a Hallstatt.
Il
19 agosto altri fuochi d'artificio furono lanciati in cielo per onorare la futura coppia imperiale. Gli sposi stavano sul balcone dell'Hotel Austria.
Il 20 agosto 1853, il duca Max fu informato per telegramma e al papa fu richiesta anche una dispensa scritta poiché i due giovani erano cugini di primo grado.
Nel frattempo, Franz cercava di alleviare la paura della sua giovane sposa, spaventata ed estremamente timida, permettendo solo alle persone che lei conosceva di starle vicino. Quindi non era un cocchiere qualsiasi a guidare la carrozza, ma il conte Grünne, amico ed aiutante di campo di Franz, che in pochi giorni le era diventato un amico fidato. Questa relazione cambiata bruscamente a Madeira...
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Ritratto della giovane coppia imperiale, conservato al museo cittadino di Bad Ischk |
Il 31 agosto si salutarono "molto teneramente" a Salisburgo. Elisabetta tornò in Baviera con la sua famiglia, l'imperatore Francesco Giuseppe tornò al castello di Schönbrunn con il suo entourage.
Il destino aveva iniziato il suo corso inarrestabile.
Elisabetta iniziò la sua preparazione per il suo futuro ruolo di imperatrice d'Austria... Iniziava una nuova vita e finiva per sempre la sua libertà di donna!