Una storia senza giudizi alcuni, nota e ben documentata grazie alle ricerche effettuate negli ultimi anni da storici competenti.
Ordunque, iniziamo a raccontare questa vicenda. Dopo la capitolazione del Regno delle Due Sicilie, Maria Sofia dovette lasciare Napoli con tutta la famiglia reale per recarsi in esilio a Roma sotto l'ala protettrice del Papa, prendendo alloggio a Palazzo Farnese. Qui Maria Sofia cercò di ricostruire una Corte napoletana con l'intento, mai riuscito, di ristabilire l'ex Regno delle Due Sicilie.
La sua condotta disinibita la fece diventare soggetto prediletto per numerose illustrazioni e carte de visite che la riproducevano nuda, talvolta addirittura a cavallo di falli.
Poiché il matrimonio col marito, religioso sino al bigottismo e affetto da fimosi, non progrediva serenamente e doveva essere ancora consumato, Maria Sofia intrattenne una relazione extraconiugale con un conte, un ufficiale della guardia pontificia che faceva di cognome de Lavaÿsse (sul nome tornerò più avanti).
Pure sua sorella Matilde, con la quale aveva un rapporto molto stretto, intrattenne una relazione extraconiugale con l'inviato spagnolo Salvador Bermúdez de Castro, che veniva spesso visto in compagnia della coppia reale napoletana. Si dice che Matilde, il 20 gennaio 1864, presso Villa Farnesina mise al mondo una bimba battezzata col nome di Maria Salvadora, ma della storia di questa piccola non si hanno ulteriori informazioni; si sa solamente che Matilde non la rivedrà mai più. Di questa storia esiste un romanzo intitolato “Yo Nací En Villa Farnesina... María Salvadora Bermúdez De Castro. Duquesa De Santa Lucia” scritto da Luis Narváez Y Rojas.
Maria rimase incinta di quest'uomo e, per evitare uno scandalo pubblico, con la scusa di problemi di salute, decise di visitare urgentemente la casa dei suoi genitori a Possenhofen in Baviera. Qui, insieme alla madre Ludovica e alle sorelle Matilde ed Elisabetta, si cercò di trovare una soluzione. Partecipò alla riunione anche Henriette Mendel, moglie morganatica del loro fratello maggiore, Ludovico.
Poiché le donne stavano tutto il giorno a confabulare di nascosto, parlando piano e celando evidentemente qualcosa, il loro padre Massimiliano fece una delle sue proverbiali sfuriate: da quel giorno, si dice, che il duca proibì alle figlie di alloggiare a Possenhofen.
Ad ogni modo, nel consiglio di famiglia, si decise che nel novembre 1862 Maria si ritirasse nel riservato monastero delle Orsoline ad Augusta - come puntualmente riportato anche dai giornali dell'epoca. Il Lavaysse cercò di raggiungerla ma fu informato che se fosse entrato in territorio bavarese sarebbe stato arrestato.
Qui, il 24 novembre 1862, diede alla luce una figlia che, in accordo con i documenti ufficiali, venne battezzata il 22 febbraio 1863 nella parrocchia di San Bonifacio a Monaco, ricevendo i nomi di Mathilde Marie Sophie Henriette Elisabeth Louise, di cognome Lavaÿsse. La madre era senza nome, mentre il padre Charles Félix Emmanuel - dunque non Armand come viene ripetutamente riportato nelle biografie - in quel giorno era assente.
Lorraine Kaltenbach, che ha condotto le sue ricerche negli archivi della famiglia e viaggiato per tre anni attraverso la Francia, la Germania e l'Italia, nel suo libro “Le secret de la Reine Soldat” è riuscita a ricostruire la storia di questa bimba.
Subito dopo la nascita si dice che fosse stata affidata a genitori adottivi, il conte e la contessa di Ginestes.
Dopo il parto, la famiglia di Maria Sofia la convinse a confessare tutto a suo marito. Dopo accese discussioni ed un periodo turbolento, i rapporti della coppia migliorarono e Francesco si sottopose ad un'operazione affinché potesse finalmente consumare il matrimonio. Così Maria diede alla luce un'altra figlia, questa volta da suo marito. Tuttavia, la piccola, che nacque proprio a Palazzo Farnese la viglia di Natale, come sua zia Sisi, del 1869, morì dopo poche settimane. Con la breccia di Porta Pia, Francesco e Maria dovettero lasciare l'Italia e si trasferiscono definitivamente in Francia.
Per quel che riguarda figlia illegittima, sappiamo che venne condotta a Parigi. Le carte ci dicono chiaramente che il padre continuò ad interessarsi della piccola che venne soprannominata "Daisy" e con questo nome presentata alle sue cugine, ragazzine della sua età che non seppero mai (o molto più tardi) quale fosse la sua origine.
Nel maggio 1867, suo padre acquistò espressamente per la figlia una casa lontano da Parigi e dai curiosi, nella graziosa e tranquilla cittadina di Vésinet. Qui la piccola visse insieme alla sua governante, Mechtilde Joséphine Köhl, nata a Monaco di Baviera nel 1839.
La famiglia rientrava a Parigi in autunno, come succedeva regolarmente per le nobili famiglie che trascorrevano l'estate lontane dalla capitale. Sappiamo che, proprio a Parigi, Maria Sofia incontrò in più di un'occasione la figlia Mathilde detta Daisy.
Due fotografie di Mathilde
Suo padre, malato di tubercolosi, morì a Cannes il 18 aprile 1868 all'età di 32 anni e sua figlia fu affidata al cognato (marito di sua sorella), il colonnello Émile Berthaut. La casa a Vésinet venne donata in eredità alla figlia.
Sappiamo che Maria Sofia rimase sempre in contatto con la figlia finché questa non morì prima il 6 gennaio 1886 a Parigi a causa della malattia trasmessale probabilmente da suo padre, la tubercolosi, che la divorò a poco a poco per anni. Venne sepolta nel cimitero di Père Lachaise, nella cappella della famiglia Lavaÿsse, dove una targa intitolata a Mathilde de Lavaÿsse (1863-1886) ne conserva la memoria.
Maria Sofia partecipò persino al suo funerale a Parigi come viene rivelato una pronipote dei Ginestes in un libro pubblicato nel 2021.
L’arrivista contessa Maria Larisch, nipote di Sisi e Maria Sofia, fra le tante storie create per screditare la famiglia imperiale d’Austria dopo che questa era stata ufficialmente cacciata dalla Corte di Vienna da Elisabetta e Francesco Giuseppe per aver avuto un ruolo fondamentale nella relazione del principe ereditario Rodolfo con la duchessa Maria Vetsera, fu la prima a diffondere la storia della figlia illegittima di Maria Sofia con lo zuavo pontificio de Lavaÿsse che lei riporta erroneamente col nome di Armand. Ella, bugiarda patologica, racconta che dal parto nacquero in realtà ben due figlie gemelle chiamate Daisy e Viola e che il padre venne informato di tutto questo da Matilde.
Qualche tempo dopo le piccole furono separate: Daisy fu riconosciuta dal padre che la portò a Bruxelles con lui mentre la seconda venne affidata ad Henriette Mendel e a Ludovico e venne battezzata col nome di Maria Luisa, meglio conosciuta come la contessa Maria Larisch. Sì, avete capito bene!
Vero è che la stessa nacque realmente ad Augusta, tuttavia la data di nascita della stessa avvenne nel 1858 e non nel 1862. Tra l'altro la sua madrina fu la nonna Ludovica il che smentisce assolutamente la storia che Ludovico fosse in rotta coi genitori per quella relazione come invece si vede nei film con Romy Schneider.
Maria Larisch insieme alla cugina Mathilde
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