Mi sono reso conto che, parlando del casino di caccia della famiglia imperiale, non ho mai scritto dell’incidente a cavallo occorso ad Elisabetta che capitò proprio nelle vicinanze di Mürzsteg. Ebbene, è arrivato il momento...
Non lontano dal villaggio - per dirla più precisamente, tra Mürzsteg e Frein - un ruscello sgorga da una grotta carsica e cade come una cascata alta circa 50 m e confluisce nel Mürz che scorre sotto tramite altre successive cascatelle. Oggi è designata come monumento naturale austriaco.
Il sito prende il nome di Totes Weib (letteralmente “fanciulla morta”) ma non si sa esattamente da dove derivi. Varie leggende parlano di una donna che cadde dalla parete rocciosa e morì nella gola sottostante. È più probabile che il nome, come per le montagne austriache cosiddette Totes Gebirge (“Monti Morti” per tradurla alla meglio), risalga alla divinità celtica Toutatis o Teutates, dea della fertilità e della ricchezza. Qualsiasi tipo di fonte era sacra ai Celti come porta per l’aldilà.
La strada originaria tra Mürzsteg e Frein conduceva lungo la sponda sinistra del Mürz e superava il deflusso della cascata con un ponticello le cui teste di ponte sono ancora oggi visibili. L’intera gola era accessibile mediante delle passerelle in legno malmesse che in ogni caso davano al luogo un aspetto davvero pittoresco, meta di molti viaggiatori del XIX secolo.
Sappiamo quanto Elisabetta fosse spericolata, instancabile amazzone, avventurosa e indomita. Non si tirava mai indietro neppure quando c’era pericolo, ma quand’ella ebbe questo incidente non fu di certo per sua imprudenza. Sissi stava attraversando un ponte di legno a picco sulla gola, quando il cavallo scivolò in un’asse rotto, rischiando di farla cadere nel vuoto. Ne abbiamo addirittura menzione nel diario di Maria Valeria che scriverà quanto segue: “26 agosto, Mürzsteg. Mamma ci ha raccontato la seguente AVVENTURA: andava a cavallo verso il “Totes Weibl”. Però i piccoli ponti senza parapetto le sembravano tanto sinistri che tornò indietro. Allorchè tornando addietro giunse ad uno di questi ponti, il suo pony Paddy mise lo zoccolo in un buco nel ponte – lei si sentì sprofondare e il cavallo stava già per cadere nell’abisso, quando la vide un operaio e la tiro giù da cavallo…”
Proprio a causa di questo incidente, iniziò la costruzione d’una strada che fosse degna d’esser chiamata tale sulla riva destra del fiume Mürz, che fu aperta già nel 1884 – in seguito divenne Lahnsattel Strasse nome che porta ancora oggi. Il tunnel stradale "Totes Weib", costruito nel 1996 per rendere il luogo facilmente percorribile anche ai camion, prende il nome dal luogo della vicenda soprascritta e aggira l'area stretta e umida della cascata. La vecchia strada può ancora essere utilizzata come camminamento pedonale e pista ciclabile ed è presente un parcheggio all'imbocco sud della galleria, dal quale si può facilmente raggiungere il punto di fronte alla cascata.
Molti abitanti di Mürzsteg ricordano che qui v’era un capitello in ricordo dell’incidente occorso all’imperatrice, che comunque ebbe eco anche in tutti i giornali dell’epoca (non a caso qui potete vedere un’illustrazione da un quotidiani del tempo). Questo pannello è mostrato nella "Cronaca di Mürzsteg". La cronaca riporta anche che quando fu costruita la nuova strada, questo monumento fu trasferito nel vicino Museo della caccia di Neuberg. Ma il museo venne poi chiuso con la vendita dell'edificio dell'ex monastero e si perse traccia di questo oggetto. Fu in realtà conservato nella casa del guardaboschi a Scheiterboden.
E’ composto da due pannelli: la raffigurazione di San Giorgio e una lapide corrispondente.
La particolarità dell’oggetto è che la lapide corrispondente alla raffigurazione di San Giorgio fu composta a mo’ di poesia dalla figlia di Sissi, Maria Valeria:
Heiliger Georg Reitersmann
Der vor Gefahr uns schützen kann
Der meine Mutter oft beschützt
Wo keines Menschen Hilfe nützt
Ich bitte Dich mit Zuversicht
Verweigere mir die Bitte nicht
Beschütze stets das theure Leben
Das mir das Licht der Welt gegeben.
Der vor Gefahr uns schützen kann
Der meine Mutter oft beschützt
Wo keines Menschen Hilfe nützt
Ich bitte Dich mit Zuversicht
Verweigere mir die Bitte nicht
Beschütze stets das theure Leben
Das mir das Licht der Welt gegeben.
Maria Valerie. Zur Erinnerung an den 26. August 1883
San Giorgio cavaliere
che può proteggerci dal pericolo
che spesso difende mia madre
Dove nessun aiuto è di alcuna utilità,
ti chiedo con fiducia
Non rifiutarmi la richiesta
Proteggi sempre la vita preziosa
che mi ha dato la luce del mondo.
che può proteggerci dal pericolo
che spesso difende mia madre
Dove nessun aiuto è di alcuna utilità,
ti chiedo con fiducia
Non rifiutarmi la richiesta
Proteggi sempre la vita preziosa
che mi ha dato la luce del mondo.
Maria Valeria. In ricordo del 26 agosto 1883
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