Statua di Santa Elisabetta d'Ungheria, con le sembianze dell'imperatrice Elisabetta
Gelnika, Slovacchia
(probabilmente realizzata nel 1899)
Fa parte di quella serie di sculture raffiguranti la sovrana d'Austria nelle vesti di santa. Quando Elisabetta morì assassinata dall'anarchico italiano Luigi Lucheni nel 1898, la sua figura fu mitizzata - specialmente in Ungheria - e si guardava alla vita della sovrana con compianto già idealizzando quell'imperatrice romantica, sognatrice, prigioniera di una gabbia dorata che tanto le stava stretta. Si guardava alla sovrana come una donna buona, gentile, sempre presente nella vita del popolo, sempre pronta a donarsi come "madre della Patria", una vera e propria santa, tanto che la sua figura fu traslata in quella di Santa Elisabetta d'Ungheria (a volte anche in quella di Turingia, come spesso ricorre nelle cronache di quand'era in vita).
Complimenti per il tuo blog. E' davvero interessante! Immagino quanto lavoro ci sia dietro. Anche io ho un blog. Se ti fa piacere, passa a dare un' occhiata. ;-)
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