Oggi, a distanza di qualche giorno dal Ballo Viennese delle debuttanti di Milano, vorrei rendervi partecipi delle mie personali impressioni in merito a questa serata.
Prima di cominciare è d'obbligo ringraziare nuovamente il mio amico Enrico Ercole, ufficio stampa dell'evento, che mi ha dato la possibilità di parteciparvi e senza del quale mai avrei pensato di poter trascorrere una serata tanto bella e magica. Sì, perché questo Ballo Viennese è stato davvero molto emozionante, almeno per me che vi ho partecipato per la prima volta e che amo follemente l'Ottocento e le tradizioni di quel tempo.
La sera è stata organizzata come ogni anno dall'Austria Italia Club di Milano per volere della presidente Ingrid de Marinis Tschirk. Sede dell'evento l'incantevole cornice di Palazzo Spinola, sede di uno dei più eleganti club milanesi che prende il nome di Società del Giardino. Giunta alla 33esima edizione, si è svolta all'insegna dell'eleganza (chi più chi meno) e del ricordo dei vecchi fasti della corte viennese, anche perché quasi tutte le persone presenti erano austriache, in un tripudio di vesti raffinate, smoking e gioielli scintillanti. Sembrava davvero di esser tornati indietro nel tempo... cose così non si vedono molto spesso!
Dopo un aperitivo in piedi nel foyer e nelle sale del palazzo, e dopo i saluti del Console Generale d’Austria a Milano Sigrid Berka e del presidente dell’Austria Italia Club Ingrid de Marinis Tschirk, è iniziato il ballo delle debuttanti che quest'anno ha visto 'debuttare' in società 20 giovani - 16 ragazze e quattro ragazzi. Gli allievi dell'Accademia Militare Teuliè, vestiti con la loro divisa di gala, hanno danzato nella sfavillante Sala d’Oro di Palazzo Spinola accompagnando giovani debuttanti vestite con dei semplici abiti bianchi ideati dalla stilista Nathalie Altomonte e che si ispiravano agli anni '60, mentre al collo faceva bella mostra un cuoricino Swarovski e tra i capelli una coroncina della Tahm Joaillerie che completava questo look da moderna principessa. Anche questa volta non erano solo ragazze a fare il loro debutto in società, ma c'erano anche dei giovani cadetti dell'Accademia accompagnati da allieve. Una cosa insolita, che l'anno scorso fece non poco scandalo!
Particolarità della serata è stato l'evento "Cenerentola per un giorno" ideato dalla Walt Disney Company Italia, in concomitanza con l'uscita del film "Cenerentola" nei cinema del mondo, che ha permesso ad una giovane ragazza chiamata Anna Borrelli di partecipare al gran ballo nelle vesti di una moderna Cenerentola, danzando al fianco dell'allievo Matteo Combi della scuola militare. Tanto si è criticata la scelta di questa giovane che ha scatenato feroci commenti di ragazze e ragazzi più o meno invidiosi... Purtroppo oggigiorno non si va più in là dell'apparenza tant'è che molti non hanno saputo cogliere la sua beltà umile e semplice, una bellezza acqua e sapone per la quale è stata scelta fra più di 300 candidate. Fata madrina della serata, perché la favola va rispettata, era la famosissima Carla Gozzi che si è presa cura di Anna Borrelli per tutto il pomeriggio e prima di entrare in scena in un sontuoso abito azzurro. Un legame quello fra Cenerentola e le debuttanti evidenziato da una fascia di raso dello stesso colore legata sulla vita.
Le danze sono state coreografate con sapienza e classe dalla maestra di ballo Anikò Pusztai, che da vent’anni prepara le debuttanti per il Ballo Viennese e che ha permesso al pubblico di sognare ad occhi aperti per tutto il tempo dei valzer di Strauss. Davvero delle belle composizioni coreografiche, ben pensate e ben studiate, che mi hanno ricordato le contraddanze di "Orgoglio e Pregiudizio" e tutti i balli che si possono vedere nelle trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Jane Austen. Incantevoli!!
Presente in sala un'orchestra di pochi elementi proveniente da Vienna e diretta come da tradizione dal maestro Franz Bileck, che ha suonato una polonaise di apertura, la "Facherpolonaise" di Karl Michael Ziehrer, la "Fledermausquadille" e la "Wiener Bonbons" op. 137 di Johann Strauss. E all'invito del direttore d'orchestra “Alles Walzer!” si aprono le danze per tutti gli invitati!
Dopo di ciò la parte iniziale della serata era conclusa e ci siamo diretti ad un tavolo dove spiccavano porcellane e bicchieri di cristallo, posate d'argento ed un centrotavola basso e semplice che richiamava i colori dell'abito di Cenerentola.
Le portate del diner sono state pensate dallo Chef Gottfried Gansterer (che io credevo fosse addirittura un erede della nota pasticceria di corte di Vienna... Gerstner... ma ovviamente mi sono confuso!) che con il suo team ha proposto agli invitati un menu storico che quest’anno celebra l’amicizia tra Austria e Italia nell’anno dell’Expo 2015 e il 150° anniversario dell’inaugurazione della Ringstrasse, la celebre strada circolare che cinge il centro di Vienna.
Incaricato da Enrico di tenere aggiornata la pagina facebook dell'Austria Italia Club, ho fotografato tutti i piatti postandoli in diretta con spiegazione direttamente sul social network. Si è cominciato con un Patè di capriolo con per alla Hypocras e Salsa Cumberland, dopodiché si è avuto il classico Risotto alla Milanese con pistilli di zafferano che però non ho fotografato per non sembrare troppo maleducato a tavola!
Incaricato da Enrico di tenere aggiornata la pagina facebook dell'Austria Italia Club, ho fotografato tutti i piatti postandoli in diretta con spiegazione direttamente sul social network. Si è cominciato con un Patè di capriolo con per alla Hypocras e Salsa Cumberland, dopodiché si è avuto il classico Risotto alla Milanese con pistilli di zafferano che però non ho fotografato per non sembrare troppo maleducato a tavola!
Poi si è proseguito con il piatto "storico" per eccellenza di tutta la serata: l'entrecôte à la Girardi con strudel di patate e fagiolini allo speck. Dico storico perchè narra la leggenda che questo particolare modo di cucinare la carne di manzo, con una golosa salsa a base senape, speck, funghi, capperi e cipolle, sia stato inventato da Katharina Schratt, la celebre attrice amante dell’imperatore Francesco Giuseppe, quando una sera si trovò a dover ospitare a cena senza alcun preavviso l’amico attore e tenore Alexander Girardi, uno degli artisti più noti della Vienna di fine Ottocento.
Sapendo che Girardi detestava la carne di manzo, ma avendo solo quella a disposizione poiché all’imperatore non piaceva il maiale, la signora Schratt pensò bene di camuffare il sapore del manzo con una preparazione molto elaborata, annegandola in una salsa dal sapore molto deciso a base di tutto ciò che aveva in casa: senape, speck, capperi, funghi e cipolle. Girardi gustò molto il piatto preparato dall’amica non accorgendosi dell’inganno e senza sapere di essersi “sbaffato” un goloso pezzo di manzo inizialmente riservato al palato imperiale! Tutti a Vienna seppero di questo piatto tanto eccellente e tutti provarono a rifarlo... ovviamente con scarsi risultati perchè tutti utilizzavano il maiale!
Si è poi proseguito con una Mousse Viennese al caffè con composto di amarene, davvero delizioso!!
Non poteva mancare Cenerentola, con un graziosissimo cupcake chiamato "la scarpetta di Cenerentola" che appunto imitava la scarpina di cristallo adagiata su di un cuscino azzurro. Questo zuccheroso incanto è stato realizzato per tutti gli invitati (!) da Barbara Perego, bravissima Cake Design di Milano. Si è poi proseguito con l'immancabile Sachertorte, inventata da Franz Sacher per Klemens von Metternich il 9 luglio 1832 a Vienna, e qui proposta nella sua deliziosa versione originale dell'Ottocento. Una delizia per il palato!
Caffè e simpatico intermezzo danzato dalla coppia di ballerini professionisti di Danze Standard Chiara Belloni e Andrea Brighenti, che hanno danzato sulle note del "Bel Danubio Blu" di Strauss... Poteva di certo mancare?
A mezzanotte, rispettando la fiaba, Cenerentola deve fuggire perdendo la sua scarpina di cristallo mentre l'orologio segna l'ora con i suoi rintocchi... Omettendo la fuga, durante il ballo l'allievo della Accademia Teuliè porge la scarpina di cristallo alla sua principessa e dopo averla calzata i due tornano nuovamente a ballare sulle note dei valzer viennesi.
Ad ogni modo, la cena non era ancora terminata del tutto poichè, secondo una strana tradizione che io personalmente non conoscevo, è stata offerta la zuppa di gulasch e la birra, nonché numerosi formaggi austriaci.
La serata si è quindi conclusa con una quadriglia e musiche dance di tutti i tipi, per la gioia dei giovani allievi e delle debuttanti. Nel frattempo io ed Enrico gustavamo nuovamente un piatto di gulasch, mentre io pian piano mi spegnevo sopraffatto dalla stanchezza di una giornata memorabile ed incantevole...
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