giovedì 18 luglio 2013

La famiglia di Sissi, pt. 2: Massimiliano in Baviera, suo padre

Del padre di Elisabetta si dovrebbero scrivere tomi interi!! Va innanzitutto precisato che il rapporto tra Sissi ed il famossissimo duca Max, non fu poi così idilliaco come ci fa vedere il film! E' indubbio comunque che avessero caratteri simili e che le stesse passioni che aveva il padre furono trasmesse alla figlia durante l'infanzia e l'adolescenza a Possenhofen e a Monaco di Baviera. Dopo il suo matrimonio (di Sissi intendo!) lei iniziò a vederlo meno poichè Max preferiva la sua vita ritirata e lontana dalla corte nel castelletto di Unterwittelsbach.

Nacque a Bamberga il 4 dicembre 1808 come figlio unico del duca Pio Augusto in Baviera e di sua moglie la principessa Amalia Luisa di Arenberg. Era Duca in Baviera e non di perchè discendeva da un ramo cadetto della famiglia reale e quell'in Baviera stava ad indicare che non era il Sovrano di Baviera; se si fosse intitolato Duca DI Baviera, avrebbe significato che la Baviera era un Ducato e non un Regno, e che lui era il suo Sovrano!



Una tazzina venduta all'asta qualche tempo fa, raffigurante il duca Pio Augusto in Baviera, nonno di Sissi.
Sotto una miniatura raffigurante la principessa Amalia Luisa di Arenberg, nonna di Sissi.


Il 9 settembre 1828 Massimiliano Giuseppe sposò a Tegernsee la principessa Ludovica di Baviera, figlia del re Massimiliano I di Baviera, dalla quale ebbe 10 figli. Nel 1834 acquistò il Castello di Possenhofen sul lago di Starnberg, che fu la sua principale residenza per il resto della sua vita.
Curioso il Duca Max... un tipo stravagante ed eccentrico!  Appassionato della musica popolare bavarese. Era un valido suonatore e compositore di cetra, strumento fino a quel momento considerato plebeo e di cui favorì l'introduzione a corte. Ciò gli valse il soprannome di Zither-Maxl (Max della cetra)! Il virtuoso dello strumento Johann Petzmayer fu suo insegnante e protetto. In seguito al loro operato la cetra divenne praticamente strumento nazionale bavarese.




Alcune immagini del Duca Max. Nell'ultima lo si può vedere con i suoi amati cani, la cetra e sullo sfondo il presunto Wasserschloss di Unterwittelsbach.

Amava viaggiare, ma soprattutto lo stare lontano dagli obblighi di corte. Quando tutte le sue figlie contrassero più o meno matrimoni di alto lignaggio, preferì sempre allontanarsi dal trambusto che trovava a Possenhofen ogni qual volta la sua prole arrivava in visita.Non fu nemmeno un uomo fedele e tradì spesso la moglie che invece rimaneva in casa a lagnarsi. Dirà in seguito alle figlie che i suoi primi anni di matrimonio con Max furono molto tristi e li passo spesso da sola in casa a piangere, poiché essendo diventata duchessa in Baviera non aveva più nemmeno l'obbligo di rappresentanza a corte. Max non nascondeva alla moglie le sue scappatelle anzi, nella sua residenza di Monaco di Baviera ad esempio i figli legittimi non potevano partecipare ai pranzi col padre, mentre erano ammessi (anche senza una formale richiesta) i figli illegittimi. Certamente incontrava la sua prole "non naturale" nel castelletto di Aichach.  
Nel 1838 Massimiliano Giuseppe viaggiò tra l'Egitto e la Palestina. Ha pubblicato un resoconto di questo viaggio: Wanderung nach dem Orient im Jahre 1838. Mentre scalava la Grande Piramide compose uno jodel per i suoi domestici come se stesse scalando le Alpi. Raccolse un certo numero di antichità che portò in Baviera ed esposte nella casa di suo padre a Kloster Banz (Abbazia di Banz, nei pressi di Bamberga) ; queste antichità possono essere visitate ancora oggi. Tra gli elementi ci sono la mummia di una giovane donna, tre teste di mummie, mummie di alcuni animali, sarcofaghi e diverse pietre provenienti da tombe e templi di cui uno dal Tempio di Dendur
Comprò alcuni bambini al mercato degli schiavi del Il Cairo per liberarli. Quando Massimiliano Giuseppe andò a Gerusalemme, pagò affinché venisse restaurata la Cappella della Flagellazione sulla Via Dolorosa.
A Monaco di Baviera nel suo palazzo sulla Ludwigstrasse realizzò uno dei primi circhi equestri nel quale lui stesso si esibiva con rocambolesche acrobazie che sdegnavano non poco l'aristocrazia dell'epoca.
Scriveva anche degli articoli politici e satirici e li pubblicava sui giornali dell'epoca con sotto lo pseudonimo di Phantasus. Amava circondarsi di gente semplice, schietta e del popolo. Amava i cavalli più di ogni altra cosa ed aveva numerosi cani che utilizzava sopratutto per le cacce. 
Con i figli ebbe un buon rapporto... Solo quando ritornava a Possenhofen dalle sue avventure per il mondo! Era un padre simpatico e divertente e amava portare i figli nel suo circo di Monaco per insegnargli a cavalcare, a fare acrobazie come faceva egli stesso, li portava a caccia nei boschi e a fare escursioni sulle montagne bavaresi. Poi spariva per mesi, anni interi, e ritornava solamente per un mero obbligo... Il tempo di rimettere incinta la moglie ed andarsene! Per il resto si disinteressò quasi totalmente della loro educazione che era invece affidata alla duchessa Ludovica.



Una fotografia scoperta recentemente raffigurante il Duca Max con una dama sconosciuta...
probabilmente una delle figlie illegittime poiché non somigliante a nessuna delle sorelle Wittelsbach.

Non  fu quindi quello che definiremmo un padre modello, e certamente questo modo di fare di Max condizionò non troppo favorevolmente la concezione che Sissi ebbe poi sul matrimonio. Certo è che l'uomo che vediamo sulla trilogia di Marischka è in parte l'uomo che fu realmente: bonario, amante della divertimento e non della corte... Ma si può supporre che con Sissi non ebbe quel rapporto di profondo amore che ci viene mostrato.

Massimiliano Giuseppe morì a Monaco di Baviera. Lui e sua moglie sono sepolti nella cripta di famiglia nel Castello di Tegernsee.

Alcune fotografie del Duca Max:










Una litografia di Massimiliano e sua moglie Ludovica e, sotto, Massimiliano da anziano.



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