martedì 9 aprile 2024

Ida Ferenczy, dama di compagnia dell'imperatrice Elisabetta


Nacque in una famiglia di nobili proprietari terrieri ungheresi a Kecskemét, quarta di sei figli nati da Gergely Ferenczy de Vecseszék e sua moglie Krisztina Szeless de Kisjácz. L'educazione che ricevette fu simile a quella della maggior parte delle donne nobili delle campagne ungheresi dell'epoca: imparò a leggere, scrivere, a parlare fluentemente il tedesco e approfondì lo studio da autodidatta. Il suo gusto letterario fu influenzato dalla scrittrice ungherese Ida Miticzky, che si era trasferita a Kecskemét nel 1862, che le insegnò il senso della letteratura e la preparò a diventare lettrice dell'imperatrice d'Austria.
Nel frattempo Sisi si era dimostrata sin da subito particolarmente appassionata circa la storia del popolo magiaro: durante il suo periodo di studi che l’avrebbe condotta a diventare sovrana d’Austria, la giovinetta aveva dovuto imparare tante cose nuove, compresa la storia delle terre che avrebbe governato. Ebbe dunque fra i suoi insegnanti pure il conte ungherese János Mailáth che il padre Massimiliano aveva assunto nell’autunno 1853. Mailáth si recava al palazzo di famiglia, l'Herzog-Max-Palais a Monaco di Baviera, tre volte alla settimana per tenere lezioni di storia: la duchessa Ludovica di Baviera, che assisteva alle lezioni anche con parte della sua Corte, rimase colpita dall'incredibile memoria di Mailáth che teneva le sue lezioni "senza l'ausilio di un libro", come scrive Christian Sepp nel suo libro dedicato alla mamma di Sisi. Si tenga presente che due anni più tardi il Mailáth si suicidò annegandosi nel lago di Starnberg insieme alla figlia: si dice che ciò avvenne per il mancato pagamento delle lezioni tenute alla futura imperatrice d’Austria, anche se Mailáth viveva già in condizioni di estrema indigenza.
Ad ogni modo, ritornando alla passione di Elisabetta per l’Ungheria, sappiamo che fra i suoi futuri insegnanti vi fu anche il giornalista e politico Maximilian Falk che non solo la supportò nel campo della lingua ungherese, ma la istruì pure nella storia, nella letteratura e nella cultura ungherese. Egli scriverà in seguito un memoriale sui suoi giorni presso l’imperatrice Elisabetta, pubblicato nel 1898 dopo la morte della sovrana. Da questa testimonianza sappiamo ulteriormente che fu per intercessione di Sisi che anche lo storico e vescovo Jácint Rónay poté ritornare in patria e in seguito venne eletto precettore del principe ereditario Rodolfo ma anche dell’ultima figlia della coppia imperiale, Maria Valeria. Stessa cosa avvenne per lo storico Mihály Horváth.
Dal 1863 Elisabetta iniziò a prendere assiduamente lezioni di ungherese per lo scandalo di tutta la Corte viennese che non vedeva di buon occhio il popolo magiaro dopo le rivolte del 1848. Per indignare ulteriormente l’aristocrazia viennese, Sisi iniziò dunque scegliersi le proprie dame di compagnia fra la nobiltà ungherese, così le venne presentato un elenco di donne idonee e, secondo Maximilian Falk, il nome di Ida Ferenczy era stato scritto in fondo alla pagina con una grafia diversa. Non è chiaro come e perché una donna della bassa nobiltà sia stata aggiunta alla lista, ma l'imperatrice la scelse come sua lettrice ufficiale. È lecito credere che dietro questa assunzione vi fossero il politico ungherese Ferenc Deák e il conte Andrássy.




Le due donne svilupparono subito una simpatia reciproca fin dal loro primo incontro: Sisi rimase colpita dal comportamento naturale, aperto e sincero della sua nuova dama di compagnia, mentre Ida trovò la sovrana molto affascinante, intelligente e bella. Ben presto divennero amiche e l'imperatrice, che spesso si sentiva sola a Corte, iniziò a confidarsi con lei usando l'ungherese quasi come una lingua segreta. Nei suoi riguardi Elisabetta utilizzava addirittura il tu, cosa che faceva solamente quando parlava con la sua famiglia.
Ida apparteneva a quel ristretto gruppo di dame alle quali era consentito l'accesso in ogni momento della giornata nell’appartamento privato di Elisabetta, tuttavia non le era permesso di accompagnarla nei suoi impegni ufficiali poiché la famiglia Ferenczy apparteneva alla bassa nobiltà. Ogni volta che però non stavano insieme, le due donne si scambiavano lunghe e calorose lettere.
Dopo il suo viaggio in Ungheria nel 1866, l'imperatrice iniziò una corrispondenza personale con i politici ungheresi che, in varia misura, si opponevano al governo e ai metodi di suo marito, Francesco Giuseppe, avvalendosi dell'aiuto e della mediazione di Ida. Dopo lunghe trattative l’intercessione di Elisabetta condusse i sovrani austriaci ad essere incoronati regina e re d’Ungheria.

Ida accompagnò Sisi nei suoi lunghi viaggi, insegnandole l'ungherese e leggendole ad alta voce in lingua.
Qui di fianco Ida in una fotografia scattata nel 1874 in occasione del primo viaggio in Inghilterra di Sisi. Dietro si riconosce il castello di Steephill sull'isola di Wight presso il quale l'imperatrice alloggiò con la Corte.


Qui sotto invece una simpatica fotografia di Ida Ferenczy, la dama sullo sfondo, e Maria Festetics in primo piano, in sella a due asinelli sulle tradizionali selle da amazzone per donne.
La fotografia è proprietà del Museo del Castello Reale di Gödöllő, dono di dono di Maria Tolnay Kiss.
Grazie al diario Maria Festetics sappiamo che questa foto venne scattata nel 1873 a Gödöllő durante la stagione di caccia autunnale. Le due donne divennero molto amiche e il loro carattere brioso e solare rallegrava le giornate dell'imperatrice Elisabetta: La Festetics era molto schietta e sarcastica, mentre Ida, così come scritto da Marius Karafiath nella sua biografia su Ida del 1935, aveva molto umorismo ed era assai gaia e allegra.



Dopo aver dimostrato di essere un'amica assolutamente leale e discreta, le furono affidati diversi incarichi e talvolta anche compiti piuttosto delicati, come organizzare un incontro anonimo tra l'imperatrice e Friedrich List Pacher von Theinburg ad un ballo in maschera, o facendo entrare l'attrice Katharina Schratt, amica intima dell'imperatore del monarca, attraverso le sue stanze nel palazzo imperiale di Vienna. I sobillatori della Corte tentarono in ogni modo di corrompere Ida per la quale non fu di certo facile vivere in quell’ambiente.
Nel 1890, su richiesta dell'imperatrice, Ida venne ammessa all'Ordine della Croce Stellata, un ordine molto rispettato fra le nobili dame cattoliche, venendo così elevata a un rango simile a quello delle più nobili dame aristocratiche dell'Impero.

 Una foto poco nota di Ida , a destra col vestito bianco, dama di compagnia, lettrice e intima amica dell'imperatrice.
A sinistra Maria Festetics, altra dama di compagnia di Elisabetta, e al centro un uomo sconosciuto forse al seguito della sovrana.


Quando l'imperatrice Elisabetta fu assassinata a Ginevra il 10 settembre 1898, Ida fu duramente colpita dalla tragedia avendo trascorso quasi quarant'anni al suo servizio senza mai sposarsi. Insieme alla figlia minore di Sisi si prese cura del suo patrimonio e portò con sé gran parte degli scritti dell'imperatrice quando lasciò la Corte.

Ida Ferenczy in un ritratto ufficiale del 1896 circa.





Si stabilì a Vienna, prima nella Reisnerstraße, non molto distante dal palazzo imperiale, poi in un appartamento nel quartiere di Schönbrunn. Il suo salotto fu luogo d'incontro di molte personalità della vita pubblica austriaca e ungherese che qui ricordavano e commemoravano, fra tanti cimeli, la compianta imperatrice.


Una foto meno nota del seguito dell'imperatrice Elisabetta nell'appartamento di Ida Ferenczy all'Hofburg. Da sinistra a destra: il barone Nopcsa, la contessa Festetics, il vescovo Mayer, Ida Ferenczy e il barone Widerhofer.
L'immagine sembra quasi una fotomontaggio di illustrazioni e quadretti messi per l'occasione; tuttavia va notato che l'appartamento dovrebbe essere lo stesso della foto che immortala la Ferenczy seduta in un salotto insieme ad una dama più anziana seduta allo scrittoio che da anni viene fatta passare per l'imperatrice Elisabetta.


 
Ida fondò a Budapest il Museo commemorativo della Regina Elisabetta, inaugurato nel 1908.
Visse altri trent'anni dopo la morte dell'imperatrice e dovette vedere la morte del fedelissimo gran maggiordomo di Sisi, il conte Franz Nopcsa, nel 1904, della contessa Marie Festetics nel 1923 e dell'arciduchessa Maria Valeria nel 1924, nonché la disgregazione dell'impero austro-ungarico durante la Prima guerra mondiale e l’esilio degli Asburgo.

Ida morì all'età di 89 anni il 28 giugno 1928 a Vienna e fu sepolta nel suo luogo di nascita, Kecskemét, nella cripta di famiglia dei Ferenczy.